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Economia e gestione delle imprese cap 19
Capitolo 19
Gestione strategica dei processi di innovazione tecnologica
Innovazione: è lo sviluppo a fini commerciali di nuovi prodotti o processi, atti ad accrescere la proposta di valore veicolata al mercato mediante beni e servizi. È innovazione anche miglioramento di beni o processi già esistenti.
Innovazione = vantaggio rispetto all’offerta precedentemente disponibile
- innovazione per natura, radicali o incrementali, a seconda che si verifichi un salto tecnologico o una rivoluzione tecnologica
- innovazione per forma, identifica l’insieme di attività necessarie per generare un nuovo prodotto/servizio o un nuovo processo produttivo/distributivo.
Si distingue quindi tra:
- innovazione di prodotto
- innovazione di processo produttivo
L’innovazione di prodotto può avere diversi significati:
- può essere del tutto nuova e creare un nuovo mercato,
- può essere nuova solo per l’impresa che la adotta,
- può sostituire prodotti obsoleti,
- può consistere nel miglioramento di prestazioni e caratteristiche di un prodotto già
esistente
Quando l’innovazione è trainata dalla tecnologia si definisce technology push, quando trainata dalla domanda del cliente si definisce demand pull
Tecnologia
Può essere considerata un elemento fondamentale nel determinare i processi di sviluppo delle imprese
Politiche tecnologiche: complesso sistematico delle scelte volte ad accrescere e sfruttare il patrimonio tecnologico di cui l’impresa dispone
Patrimonio tecnologico: è l’insieme di competenze teoriche ed empiriche, di conoscenze tecniche e scientifiche, di abilità ed accorgimenti che l’impresa sviluppa nell’attività di produzione e di vendita dei beni e servizi
La tecnologia è dunque la fonte primaria del vantaggio competitivo
È possibile classificare le tecnologie a partire dal riconoscimento della rilevanza che esse assumono ai fini del successo in un dato contesto e distinguendo tra:
- tecnologie di base, competenze necessarie per poter operare in un settore
- tecnologie strategiche, competenze spesso specifiche che conferiscono all’impresa un vantaggio competitivo rilevante
- tecnologie complementari, insieme di competenze residuali rispetto alle tecnologie strategiche dal profilo di rilevanza competitiva potenziale
- tecnologie emergenti, insieme di conoscenze che costituiscono in prospettiva delle minacce rilevanti per le attuali tecnologie di base
Gestione strategica dell’innovazione e della tecnologia
La posizione tecnologica relativa d’impresa può essere di 3 tipi:
- forte o di dominanza, l’azienda detiene competenze superiori oggettivamente
- allineata, l’azienda detiene competenze uguali a quelle dei concorrenti
- debole, l’azienda detiene competenze significativamente inferiori
Limitate capacità innovative possono dipendere da fattori:
culturali
organizzativi
finanziari
strategici
Ci sono 3 alternative nella gestione dell’innovazione tecnologica:
1) leadership tecnologica, comporta i cosiddetti costi del pioniere
2) imitazione, consiste nell’acquisire velocemente soluzioni tecnologiche già introdotte dal leader
3) me too, in fase avanzata del ciclo di vita della tecnologia
Nessuna politica può definirsi a priori migliori
Ricerca e Sviluppo (R&S)
Punta a perfezionare le conoscenze produttive e a realizzare nuovi prodotti per i clienti. I risultati della R&S dovrebbero essere o un abbattimento dei costi o un miglioramento dei ricavi.
Lungo l’innovatività si distinguono diverse fasi sequenziali:
1) ricerca di base e applicata: nella prima fase si studiano fenomeni fisici, chimici, biologici ecc, nella seconda si cerca di scovarne modalità di utilizzo
2) sviluppo: è la messa a punto del prodotto e del processo di trasformazione industriale
3) industrializzazione e commercializzazione: riguardano tutte le attività volte a produrre e vendere su larga scala il nuovo prodotto
Innovazione e gestione del portafoglio prodotti
Come si gestiscono contemporaneamente più prodotti? A quali prodotti si deve puntare? Come si possono finanziare? Come si sostituiscono quando in declino?
La matrice qui sotto propone una soluzione, suddividendo i prodotti in base alla quota di mercato relativa e al tasso di crescita del suo mercato.
In genere è corretto utilizzare i prodotti cash cow per finanziare i prodotti question mark, in maniera tale da farli diventare prodotti star che poi diventeranno cash cow.
È poi opportuno sostituire i prodotti dog con altri innovativi.