Classificazione delle aziende
Forme di integrazione tra aziende :
Condizioni di esistenza
Manifestazioni di vita
Organizzazione
Classificazione delle aziende
§ Aziende indiviseà con un’unica sede nel territorio dove sono svolte tutte le attività aziendali
§ Aziende diviseà il soggetto giuridico ed il soggetto economico della società rimangono immutati , ma essa ha una o più filiali, succursali o sedi dislocate sul territorio .
o Aziende autonomeà chi conferisce il capitale sostiene il rischio di impresa è lo stesso che amministra l’azienda (es. S.n.c. , imprese individuali)
o Aziende dipendentià separazione tra chi immette capitali e chi amministra l’azienda, presente nel caso di forme di integrazione particolari
v Piccole\medie\grandià classificazione relativa e non del tutto oggettiva per permettere il confronto tra le aziende e determinare un parametro di riferimento
Ø Individualià quando si tratta di imprese sostenute da una singola persona fisica
Ø Societarieà quando siamo di fronte ad una società che sostiene l’attività economica di impresa
¤ Private à il comportamento del soggetto giuridico è disciplinato dalle norme del codice civile , ovvero del diritto privato
¤ Pubblicheà quando è pubblico il soggetto giuridico , o meglio ancora , quando , pur caratterizzandosi come una azienda privata (es. S.p.A.) , il soggetto economico è pubblico , ovvero se i capitali a disposizione della società sono pubblici , almeno in maggioranza . In tal caso l’azienda è soggetta alle norme del diritto pubblico .
NOTA: nel 1992 è iniziato un processo di privatizzazione delle aziende che non si è ancora arrestato. Da qui il bisogno di adottare una nuova definizione rispetto a quella che identificava le aziende pubbliche nelle aziende dal soggetto giuridico pubblico.
NOTA: l’economia di mercato contemporanea si denomina mista a causa della compresenza nelle medesime imprese di quote private e pubbliche.
Forme di integrazione tra aziende :
le aziende operano nel mercato tutte contemporaneamente , talvolta dando luogo a situazioni di conflitto. Tale conflitto può talvolta sfociare in una collaborazione , secondo varie forme di integrazione :
Ü Formule di integrazione interne - Fusione per incorporazione (A+B=A)
Rigide e totalizzanti
- Creazione di una nuova società (A+B=C). Utile nel caso due aziende siano complementari, è però molto costosa e rigida
Ü Formule di integrazione esterne
A loro volta le formule di integrazione esterne possono avvenire:
1) su base patrimoniale: ad esempio nelle S.p.A. , dando luogo alla formazione di gruppi : una società leader o holding , acquista a scopo di controllo azioni di altre società , al fine di creare un reticolo di controlli diretti e mediati in cui essa occupa una posizione dominante . Al gruppo non si attribuisce autonomia giuridica indipendente da quella delle società formanti .
L’azienda A è la holding , che controlla il 60% di B risultandone quindi anche il soggetto economico dominante . B a sua volta riveste il ruolo di controllata e controllante nei confronti di C per il 60% . A nei confronti di C esercita un controllo mediato pari al 36% , non risultandone però soggetto economico dominante .
Le società tendono a differenziare i propri investimenti , con la partecipazione in società di varia natura , allo scopo di allargare il loro campo di influenza proteggendo la propria stabilità patrimoniale .
2) su base contrattuale: (consorzi , pool e cartelli , franchising , cooperative , management contract ) , nelle quali è caratterizzante l’estrema flessibilità dell’accordo , in quanto le due società stipulanti non hanno obblighi reciproci extra se non quelli espressamente definiti dal contratto, risultando maggiormente libere .
Zappa 1926
“L’economia aziendale è la scienza che studia le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita [dell’azienda] , ossia la scienza dell’amministrazione economica”
Condizioni di esistenza
Sono soggette ad una continua revisione nel corso della vita dell’azienda ed il loro soddisfacimento determina la vita o la morte dell’azienda . Per assicurarle occorre mantenere :
¬ Equilibrio strutturaleà attinente agli elementi fisici che costituiscono l’azienda
¬ Idoneità economico – tecnica dei fattori produttivià ovvero curare che i fattori produttivi siano tecnicamente adeguati allo scopo , ed anche adeguati in termini di costi di gestione
¬ Equilibrio funzionaleà ovvero il potere di adattamento dell’azienda ai cambiamenti ambientali ; l’equilibrio economico (attinente esclusivamente ai costi ed ai ricavi) , ovvero la capacità dei ricavi di coprire i costi , per non compromettere il patrimonio . Si tratta di un concetto di equilibrio a perdurare nel tempo , ovvero sul medio - lungo termine in base ai tempi di produzione . Tale equilibrio deve manifestarsi nel medio – lungo termine e può manifestarsi anche nel breve .
¬ Equilibrio monetario (entrate e uscite) e finanziario (crediti e debiti)à la gestione deve dimostrare che entrate + crediti superano il valore di uscite + debiti . Questo in ogni momento (nel brevissimo periodo) e a livello globale. Muoiono molte più aziende per non aver mantenuto questo tipo di equilibrio che non quello economico.
¬ Capacità imprenditoriale à risulta fondamentale, tale da avere tutte le altre condizioni legate.
Manifestazioni di vita
Sono espressioni della funzionalità dell’azienda. Si palesano , oltre che come qualità e funzionalità, mediante valori monetari , i quali , essendo espressi in moduli uniformi , possono essere comparativamente interpretati (ovvero ne fanno parte tutte le espressioni della contabilità) .
L’economia aziendale deve misurare le attività delle aziende mediante valori monetari che, grazie alla loro fondamentale proprietà, l’uniformità, permettono di valutarne l’efficienza .
Lo studio dell’economia aziendale si articola in sotto – sistemi :
· Organizzazione
· Gestione
· Rilevazione
Organizzazione
Iniziamo con l’occuparci della organizzazione dei vari elementi o mezzi che costituiscono l’azienda. Tali mezzi devono essere predisposti e coordinati , ovvero organizzati . Organizzazione come studio delle più convenienti interazioni tra gli elementi strutturali aziendali .
¨ Elementi materiali
¨ Fattori personali:( i dipendenti)
¨ Risorse intangibili: 1)beni immateriali es. brevetti,marchi,copyright..
2) attività invisibili es. creatività,professionalità,esperienza..
I mezzi economici devono essere coordinati, ORGANIZZATI
“L’organizzazione è lo studio delle più convenienti combinazioni tra elementi strutturali”
Beni materiali e beni immateriali formano il CAPITALE .