Mercantilismo, Fisiocrazia (Quesnay)
MERCANTILISMO: si intende una politica economica che prevalse in Europa dal XVII al XVIII secolo, basata sul concetto che la potenza di una nazione sia accresciuta dalla prevalenza delle esportazioni sulle importazioni. Nelle società europee di quei secoli, dietro gli aspetti di uniformità del mercantilismo, furono attuate differenti politiche a seconda della specializzazione economica naturale (agricola, manifatturiera, commerciale) e all'idea di ricchezza (oro, popolazione, bilancia commerciale). Tale corrente considerava lo stock della ricchezza nazionale come fattore chiave per consolidare il potere. La ricchezza è un qualcosa di dato, è uno stock fisso, e chi più ne ha, più è ricco. Quindi il governante ha l'obiettivo di massimizzare la propria ricchezza anche a discapito degli altri. Massimizzando le esportazioni si va incontro ad una svalutazione con conseguente aumento dei prezzi e del costo della vita. Il governante invece pensava che con l'esportazione poteva disporre di più oro, quindi poteva permettersi un esercito più forte, cui derivava una maggiore capacità di imporsi con la forza militare.
PR = f tes PR = potenza relativa (variabile politica) tes = tesoro del principe (variabile economica)
tes = m m = moneta aurea entrante
max(E-M) massimizzazione esportazioni nette (esport.lorde – uscite auree)
Il mercantilismo crollò con la scoperta dell'America ed il conseguente ingente flusso d'oro. Così Lp= m/pt cioè livello dei prezzi è uguale al rapporto tra la moneta circolante (m) e la quantità dei beni prodotti.
FISIOCRAZIA: è una dottrina economica che si affermò in Francia verso la metà del XVIII secolo (principalmente nel triennio 1756-58), in chiara opposizione al mercantilismo e con lo scopo di risollevare le sorti delle scarse finanze francesi. Se le pedine dei mercantilisti sono gli stati, nei fisiocrati sono le classi sociali. I fisiocrati vogliono carpire il sistema di relazioni necessarie che regolano l'economia, vogliono mettere a nudo la realtà economica con le sue leggi e il suo ordine naturale. Secondo la dottrina fisiocratica l'agricoltura è la vera base di ogni altra attività economica: solo l'agricoltura è infatti in grado di produrre beni, mentre l'industria si limita a trasformare e il commercio a distribuire. Le leggi dei fisiocrati risulteranno molto condizionate dalla realtà dell'epoca.
Si ricordano Du Pont, Riqueti, Turgot e Quesnay. La scuola fisiocratica fu alimentata da personaggi con cariche pubbliche, quindi i loro studi influenzarono molto la politica economica francese.
Quesnay: proveniente da studi medici e fisici, fu il maggior rappresentante della fisiocrazia, la dottrina che considerava la terra come la fonte primaria della ricchezza. La sua opera principale è il Tableau économique (1758), in cui descrisse il meccanismo economico come una struttura dinamica di tipo circolare il cui motore principale è rappresentato dall'attività agricola; è l'agricoltura, infatti, che produce quel surplus di ricchezza basilare per l'allargamento del sistema. La società risulta divisa in tre classi sociali: gli agricoltori (unica classe in grado di produrre), proprietari terrieri (aristocrazia) e artigiani (classe sterile, non di produttori, ma soltanto di distributori e trasformatori di ricchezza). Vi è circolarità del sistema economico, con distribuzione della ricchezza iniziale che si ripresenta ad ogni ciclo. Alla fine nessuno si arricchisce, è un sistema statico. La natura fissa limite massimo di espansione, le regole ce le da la natura. Si introduce ilo concetto di prodotto netto, inteso come differenza tra prodotto agricolo totale e costi necessari per ottenerlo. I limiti Tableau sono evidenti: è una costruzione deduttiva, parte dalla realtà, ma fissa una serie di principi inventati a priori.
PR = f tes PR = potenza relativa (variabile politica) tes = tesoro del principe (variabile economica)
tes = m m = moneta aurea entrante
max(E-M) massimizzazione esportazioni nette (esport.lorde – uscite auree)
Il mercantilismo crollò con la scoperta dell'America ed il conseguente ingente flusso d'oro. Così Lp= m/pt cioè livello dei prezzi è uguale al rapporto tra la moneta circolante (m) e la quantità dei beni prodotti.
FISIOCRAZIA: è una dottrina economica che si affermò in Francia verso la metà del XVIII secolo (principalmente nel triennio 1756-58), in chiara opposizione al mercantilismo e con lo scopo di risollevare le sorti delle scarse finanze francesi. Se le pedine dei mercantilisti sono gli stati, nei fisiocrati sono le classi sociali. I fisiocrati vogliono carpire il sistema di relazioni necessarie che regolano l'economia, vogliono mettere a nudo la realtà economica con le sue leggi e il suo ordine naturale. Secondo la dottrina fisiocratica l'agricoltura è la vera base di ogni altra attività economica: solo l'agricoltura è infatti in grado di produrre beni, mentre l'industria si limita a trasformare e il commercio a distribuire. Le leggi dei fisiocrati risulteranno molto condizionate dalla realtà dell'epoca.
Si ricordano Du Pont, Riqueti, Turgot e Quesnay. La scuola fisiocratica fu alimentata da personaggi con cariche pubbliche, quindi i loro studi influenzarono molto la politica economica francese.
Quesnay: proveniente da studi medici e fisici, fu il maggior rappresentante della fisiocrazia, la dottrina che considerava la terra come la fonte primaria della ricchezza. La sua opera principale è il Tableau économique (1758), in cui descrisse il meccanismo economico come una struttura dinamica di tipo circolare il cui motore principale è rappresentato dall'attività agricola; è l'agricoltura, infatti, che produce quel surplus di ricchezza basilare per l'allargamento del sistema. La società risulta divisa in tre classi sociali: gli agricoltori (unica classe in grado di produrre), proprietari terrieri (aristocrazia) e artigiani (classe sterile, non di produttori, ma soltanto di distributori e trasformatori di ricchezza). Vi è circolarità del sistema economico, con distribuzione della ricchezza iniziale che si ripresenta ad ogni ciclo. Alla fine nessuno si arricchisce, è un sistema statico. La natura fissa limite massimo di espansione, le regole ce le da la natura. Si introduce ilo concetto di prodotto netto, inteso come differenza tra prodotto agricolo totale e costi necessari per ottenerlo. I limiti Tableau sono evidenti: è una costruzione deduttiva, parte dalla realtà, ma fissa una serie di principi inventati a priori.