Banca d’Italia (1893) - autorità di vigilanza
(Banca d’Italia).. Origini storiche:La Banca d’Italia nacque con la legge 20 agosto 1893 dalla fusione della Banca Nazionale con la Banca Nazionale Toscana e la Banca Toscana del Credito, con un capitale di 300 milioni di lire. La Banca d’Italia era un organismo in stretta collaborazione con lo Stato, tuttavia continuava ad operare in concorrenza con gli altri istituti di credito.
Con la crisi del 1929 si cominciarono a delineare alcuni rischi connaturati nel sistema della banca mista, il che accelerò il processo di riforma dell’ordinamento creditizio italiano. Nel 1936 con la legge bancariai poteri di Vigilanza bancaria della Banca d’Italia vennero ampliati notevolmente: venne dichiarata istituto di diritto pubblico. Le sue funzioni sono molteplici e tra queste ricordiamo:
- l’emissione di biglietti
- l’esercizio del servizio di tesoreria statale
- l’attività di vigilanza sulle banche
- l’esercizio delle Stanze di compensazione (???)
(Banca d’Italia).. Assetto istituzionale:Si tratta di un istituto di diritto pubblico, con capitale di 300 milioni di lire suddiviso in quote di partecipazione da 1000 lire l’una, suddivise tra enti di interesse nazionale, con o senza diritto di voto. Ha forma di S.p.A., il che rende incerta la sua natura (se pubblica o privata..la Banca d’Italia ha in sostanza una natura a sé). Anche gli organi preposti al suo governo sono simili a quelli previsti per le normali società private dal Codice Civile.
(Banca d’Italia).. Assetto organizzativo:La Banca d’Italia è governata dai seguenti organi:
- Assemblea generale: ha ormai pochi poteri. Si riunisce annualmente ed approva il bilancio, autorizza la ripartizione degli utili ed il pagamento dei dividendi (già deliberati dal Consiglio superiore…a dimostrazione dei pochi poteri dell’Assemblea).
- Consiglio superiore: simile ad un CDA, composto dal Governatore e 13 consiglieri.
Al Consiglio superiore spettano i poteri decisionali sulla Banca per quanto riguarda la sua natura di azienda, non però la sua natura pubblicistica. Su proposta del Governatore il Consiglio superiore nomina il Direttore Generale e i suoi Vice direttori generali, rinnova i loro mandati e li revoca (per motivi previsti).
- Direttorio: costituito dal Governatore, dal Direttore Generale e dai 3 Vicedirettori generali; dirige la Banca nelle sue funzioni pubblicistiche. I suoi membri rimangono in carica per 6 anni rinnovabili solo una volta.
- Governatore: è l’organo di vertice della Banca e la rappresenta di fronte ai terzi. E’ nominato e revocato con decreto dal Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio previa deliberazione del Consiglio dei Ministri e sentito il parere del Consiglio superiore della Banca d’Italia.
(Banca d’Italia).. Funzioni:Obiettivo della Banca è il perseguimento della stabilità monetaria e finanziaria, requisiti fondamentali per uno sviluppo duraturo del sistema economico.
Come componente dell’Eurosistema partecipa alle decisioni di politica monetaria e fa in modo che vengano applicate in territorio nazionale (il Governatore partecipa al Consiglio direttivo della Banca Centrale europea). Oltre alle decisioni sui tassi ufficiali, al fine di raggiungere l’obiettivo primario della stabilità dei prezzi, l’Eurosistema si avvale poi di strumenti diversi, quali le operazioni di mercato aperto, le operazioni su iniziativa delle controparti e il sistema di riserva obbligatoria.
Dal 1950 l’emissione delle banconote non è più concesso alla Banca d’Italia dallo Stato, bensì fa parte delle sue attribuzioni istituzionali. Per questo non c’è più l’abitudine da parte della Banca Centrale di somministrare “straordinari” al Tesoro. Questo a vantaggio dell’obiettivo di stabilità del metro monetario. In poche parole la Banca d’Italia è ora autonoma e indipendente, il che le fornisce la discrezionalità operativa rispetto all’obiettivo principale della politica monetaria: la stabilità del potere d’acquisto della moneta.
Con la crisi del 1929 si cominciarono a delineare alcuni rischi connaturati nel sistema della banca mista, il che accelerò il processo di riforma dell’ordinamento creditizio italiano. Nel 1936 con la legge bancariai poteri di Vigilanza bancaria della Banca d’Italia vennero ampliati notevolmente: venne dichiarata istituto di diritto pubblico. Le sue funzioni sono molteplici e tra queste ricordiamo:
- l’emissione di biglietti
- l’esercizio del servizio di tesoreria statale
- l’attività di vigilanza sulle banche
- l’esercizio delle Stanze di compensazione (???)
(Banca d’Italia).. Assetto istituzionale:Si tratta di un istituto di diritto pubblico, con capitale di 300 milioni di lire suddiviso in quote di partecipazione da 1000 lire l’una, suddivise tra enti di interesse nazionale, con o senza diritto di voto. Ha forma di S.p.A., il che rende incerta la sua natura (se pubblica o privata..la Banca d’Italia ha in sostanza una natura a sé). Anche gli organi preposti al suo governo sono simili a quelli previsti per le normali società private dal Codice Civile.
(Banca d’Italia).. Assetto organizzativo:La Banca d’Italia è governata dai seguenti organi:
- Assemblea generale: ha ormai pochi poteri. Si riunisce annualmente ed approva il bilancio, autorizza la ripartizione degli utili ed il pagamento dei dividendi (già deliberati dal Consiglio superiore…a dimostrazione dei pochi poteri dell’Assemblea).
- Consiglio superiore: simile ad un CDA, composto dal Governatore e 13 consiglieri.
Al Consiglio superiore spettano i poteri decisionali sulla Banca per quanto riguarda la sua natura di azienda, non però la sua natura pubblicistica. Su proposta del Governatore il Consiglio superiore nomina il Direttore Generale e i suoi Vice direttori generali, rinnova i loro mandati e li revoca (per motivi previsti).
- Direttorio: costituito dal Governatore, dal Direttore Generale e dai 3 Vicedirettori generali; dirige la Banca nelle sue funzioni pubblicistiche. I suoi membri rimangono in carica per 6 anni rinnovabili solo una volta.
- Governatore: è l’organo di vertice della Banca e la rappresenta di fronte ai terzi. E’ nominato e revocato con decreto dal Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio previa deliberazione del Consiglio dei Ministri e sentito il parere del Consiglio superiore della Banca d’Italia.
(Banca d’Italia).. Funzioni:Obiettivo della Banca è il perseguimento della stabilità monetaria e finanziaria, requisiti fondamentali per uno sviluppo duraturo del sistema economico.
Come componente dell’Eurosistema partecipa alle decisioni di politica monetaria e fa in modo che vengano applicate in territorio nazionale (il Governatore partecipa al Consiglio direttivo della Banca Centrale europea). Oltre alle decisioni sui tassi ufficiali, al fine di raggiungere l’obiettivo primario della stabilità dei prezzi, l’Eurosistema si avvale poi di strumenti diversi, quali le operazioni di mercato aperto, le operazioni su iniziativa delle controparti e il sistema di riserva obbligatoria.
Dal 1950 l’emissione delle banconote non è più concesso alla Banca d’Italia dallo Stato, bensì fa parte delle sue attribuzioni istituzionali. Per questo non c’è più l’abitudine da parte della Banca Centrale di somministrare “straordinari” al Tesoro. Questo a vantaggio dell’obiettivo di stabilità del metro monetario. In poche parole la Banca d’Italia è ora autonoma e indipendente, il che le fornisce la discrezionalità operativa rispetto all’obiettivo principale della politica monetaria: la stabilità del potere d’acquisto della moneta.