Il Mercato e l'azienda
|
La lezione continua sotto:
Il Mercato
→ la funzione dell'impresa è operare sul mercato cercando di conquistare la maggior parte possibile di clientela, agendo in un’ottica concorrenziale. Per questo ciascuna azienda deve essere facilmente individuabile e localizzabile, ed è in questo senso che operano i segni distintivi (es. ditta, marchio, insegna). · La ditta è il nome commerciale dell'imprenditore (individuale), che deve presentare caratteri di novità, verità e trasferibilità, conferendo all'imprenditore che la registra la possibilità di uso esclusivo. · Il marchio è il segno distintivo dei prodotti o dei servizi offerti al pubblico e può essere nazionale – internazionale – continentale, di fabbrica – commercio – forma – categoria – servizio, emblematico o figurativo – nominativo – denominativo – misto. Deve presentare come la ditta i caratteri di verità, novità e specificità, non contrarietà alla legge\buoncostume\ordine pubblico. Il diritto all'uso esclusivo del marchio può essere acquisito con l'atto di registrazione (marchio registrato, concede il diritto allo sfruttamento esclusivo per 10 anni, illimitatamente rinnovabile), oppure attraverso l'uso di fatto (marchio non registrato, acquista di fatto notorietà ma è soggetto ad una minor tutela). Le azioni esperibili atutela del marchio sono: · l'azione di usurpazione e contraffazione · l'azione di rivendicazione per abusiva registrazione · l'azione inibitoria per cessazione di uso abusivo (misura cautelare) · azione di sequestro (misura cautelare), azione di risarcimento del danno, · azione di concorrenza sleale. Il marchio, una volta creato, può costituire oggetto autonomo di negoziazione, rendendo possibile il suo trasferimento a titolo definitivo, o la sua temporanea concessione in godimento temporaneo (“licenza di marchio”). · L'insegna è il segno distintivo (non necessario) del locale in cui si svolge l'attività imprenditoriale, anch'essa caratterizzata da novità, verità ed originalità. Tutela dell’insegna: è tutelata alla stregua della ditta, ma un eventuale conflitto è risolto tramite il criterio della priorità d'uso, e non quello della registrazione. La trasferibilità è discussa e negata dalla dottrina in quanto ingannevole per il consumatore, anche se in pratica è possibile insieme al consenso dell'alienante. |