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Economia e gestione delle imprese cap 18
Capitolo 18
Gestione strategica dei processi di sviluppo dell’impresa
Modalità realizzative
1) crescita interna
2) crescita esterna
3) crescita per accordi
Strategie traiettoria della crescita:
- crescita nei business esistenti, sfrutta al meglio competenze ed esperienze già possedute attraverso 2 direttrici: sviluppo orizzontale, sviluppo verticale
- diversificazione in nuovi business o produttiva, può essere correlata o non correlata/conglomerale
- espansione internazionale, sempre più importante nel mondo moderno
Crescita interna
Si acquistano risorse aggiuntive per sfruttare al meglio quelle preesistenti. È un processo lento
Crescita esterna
Si realizza mediante operazioni societarie di acquisizioni di imprese già operanti o di fusione o di altre combinazioni interaziendali. Tempi più brevi rispetto all’interna
Crescita contrattuale
Via intermedia fra quella interna ed esterna. Comprende un’ampia tipologia di forme di collaborazione e cooperazione con terzi
Vantaggi:
1) acquisizione di economie di scala, di apprendimento e di altri vantaggi di costo legati a sinergie
2) accesso ad asset esclusivi
3) riduzione dei rischi e condivisione degli investimenti finanziari
4) unione di forze per cambiare la struttura settoriale
Prima di scegliere il partner si deve valutare:
- fit strategico
- fit culturale
Strategie e percorsi di crescita e sviluppo
Sviluppo orizzontale
Attuabile mediante espansione interna. In tempi medio-lunghi si possono realizzare vantaggi di costo legati al più economico impiego delle risorse.
Integrazione verticale
Un’impresa è più o meno integrata verticalmente a seconda dell’intensità di controllo esercitato lungo la filiera produttiva cui appartiene. La strategia di integrazione verticale mira ad aumentare il livello di integrazione dell’azienda
- a monte, se l’impresa estende il proprio controllo in direzione dei fornitori
- a valle, se l’impresa estende il proprio controllo in direzione dei clienti
L’attuazione di questa strategia può avvenire sia per processi interni sia per processi esterni.
È una strategia molto dispendiosa e di questi tempi non certo favorevole. È la famosa divergenza make or buy di cui aveva parlato Williamson.
Diversificazione
L’impresa allarga l’ambito delle sue attività.
- diversificazione correlata, l’azienda cresce in un campo assai prossimo a quello di partenza in termini di filiera
- diversificazione conglomerale, passaggio a business completamente diversi
La diversificazione si rivela redditizia nel lungo periodo e può offrire diversi tipi di economie:
- sinergie, 1+1=3
- economie di campo, risparmi di costo dovuti alla presenza contemporanea in più settori di attività
- economie finanziarie, si forma un gruppo complesso e allo stesso tempo una sorta di mercato finanziario interno
- riduzione del rischio
Espansione internazionale
Diretta ad assicurare nuovi sbocchi all’estero. Si distingue tra:
- impresa internazionale, sfrutta conoscenze e capacità della casa madre. Esporta direttamente la formula imprenditoriale utilizzata nel proprio paese
- impresa multinazionale, mira a creare una forte presenza locale cercando di rendersi sensibile delle differenze nazionali. Necessita di grandi investimenti e comporta grandi rischi
- impresa globale, affronta i paesi diversi in cui si inserisce come fossero un unico grande mercato indifferenziato
Strategie di internazionalizzazione
La scelta di internalizzazione dipende dalle caratteristiche del settore. In settori globali è una scelta obbligatoria
Esistono diverse forme di espansione internazionale:
- operazioni commerciali con o senza investimenti diretti all’estero
- operazioni produttive con o senza investimenti diretti all’estero
Focalizzazione sul core business
Opzioni strategiche di rafforzamento o assestamento dell’impresa
Corporate restructuring and development
Punta a razionalizzare i settori di attività di un gruppo diversificato disinvestendo le attività ritenute non fondamentali concentrandosi sui settori ritenuti centrali (core business). È spesso causata da strategie di crescita poco meditate, che portano l’impresa ad avere prestazioni reddituali inferiori alla media.
Outsourcing
Consiste nell’affidare a terzi ciò che prima veniva fatto internamente all’azienda.
- outsourcing completo, si esternalizzano tutte le operazioni e attività inerenti una funzione aziendale
- outsourcing parziale, si esternalizzano solo alcune parti della funzione
Vantaggi: - costi, - rischi di gestione, - pesantezza della struttura organizzativa
Svantaggi: + difficoltà di coordinamento