Analisi dei Costi e dei Ricavi
Teoria Funzionale
Teoria della Correlatività
Risconti & Ratei
Inventario
Criteri di Valutazione
Analisi dei Costi e dei Ricavi
Esistono due teorie che permettono di definire i concetti relativi ai costi ed ai ricavi , e consentono di ragionarvi sopra .
Teoria Funzionale
Poggia sull’analisi dell’utilizzazione dei fattori produttivi e distingue , per i costi , tra costi di esercizio e costi sospesi .
Per costi di esercizio si intende il valore dei fattori produttivi usati nel corso delle operazioni di esercizio (periodo amministrativo) . Possono formarsi anche costi relativi a fattori produttivi non utilizzati e non più utilizzabili per cause di varie inefficienze (es. materie prime non utilizzate e deteriorate) . In base al momento del loro sostenimento i costi di esercizio possono essere :
Ñ Già sostenuti , con le relative uscite , in un periodo amministrativo precedente
Ñ Sostenuti in corso dell’esercizio , nello stesso periodo amministrativo
Ñ Da sostenere in periodi futuri
I costi d’esercizio sono componenti negativi del reddito .
I costi sospesi sono invece i valori di fattori produttivi non ancora utilizzati . Corrispondono ad investimenti in :
D Immobilizzazioni tecniche materiali ed immateriali
D Immobilizzazioni finanziarie
D Talune immobilizzazioni funzionali
D Disponibilità tecniche
D Risconti attivi
I costi sospesi sono componenti attivi del capitale .
La teoria funzionale analizza anche i ricavi , sulla base della cessione di servizi , dividendoli in ricavi d’esercizio e ricavi sospesi .
I ricavi d’esercizio corrispondono al valore delle produzioni erogate o dei servizi ceduti nel corso dell’esercizio . Si possono verificare casi di produzioni o servizi non erogati e non più fruibili dal “cliente” (es. contratto di locazione non sfruttato) . I ricavi d’esercizio si classificano in base al momento delle corrispettive entrate :
· Già conseguite in periodi amministrativi passati
· Conseguite nel periodo in corso
· Da conseguire in periodi futuri
I ricavi d’esercizio sono componenti positive del reddito .
I ricavi sospesi sono valori di servizi non ancora ceduti , ma da cedere in periodi futuri (es. debiti di finanziamento verso istituti di credito) , oppure produzioni vendute ma ancora da attuare (tipico delle aziende su commissione) . I ricavi sospesi sono accesi a :
o Debiti di finanziamento
o Produzioni già vendute ma ancora da attuare
o Risconti passivi
o Alcuni accantonamenti (fondi)
I ricavi sospesi sono componenti passivi del capitale .
Teoria della Correlatività
La teoria della correlatività considera i ricavi come reintegrazione dei costi , ed i costi come presupposto dei ricavi , riferendosi quindi ai cicli economici , accesi costi e ricavi .
A cicli economici conclusi corrispondono costi e ricavi d’esercizio .
A cicli economici ancora aperti corrispondono costi e ricavi sospesi .
Es. acquisto merci per 100€
Ne vendo una parte (pari al valore d’acquisto di 70€) alla cifra di 130€
Quindi à Costo = 70€ = costo d’esercizio
Ricavo = 130€ = ricavo d’esercizio
In quanto siamo di fronte ad un ciclo economico chiuso .
I restanti costi della merce di 30€ fanno parte di un ciclo economico ancora aperto , pertanto si classificano come costi sospesi .
Risconti & Ratei
I risconti ed i ratei sono valori numerari presunti che vanno considerati nell’analisi del capitale quando ci si trova di fronte ad un costo\ricavo anticipato\posticipato .
Risconti attivià costi sospesi o anticipati , esprimono una quota di costi già sostenuta ma di competenza dell’esercizio successivo (es. polizza trimestrale di assicurazione) .
Risconti passivià ricavi sospesi o anticipati , esprimono una quota di ricavi già conseguiti ma di competenza dell’esercizio successivo (es. riscossione anticipata canone di locazione semestrale) .
Ratei attivià valori numerari presunti attivi , esprimono un servizio già ceduto ma non ancora riscosso . Quindi nell’aspetto finanziario esprimono un credito stimato nel suo valore , nell’aspetto economico sottintendono un ricavo d’esercizio .
Ratei passivià valori numerari presunti passivi , esprimono un servizio già utilizzato ma non ancora pagato . Nell’aspetto finanziario esprimono un debito ; nell’aspetto economico corrispondono ad un costo d’esercizio .
Ratei e risconti rappresentano quindi dei valori con i quali si cerca di stabilire la competenza economica di costi e ricavi alla fine di un periodo amministrativo . Il fenomeno di ratei e risconti è legato alla chiusura di ogni periodo amministrativo . (Per es. vedi slide)
Inventario
E’ un processo conoscitivo del capitale , nell’aspetto qualitativo e quantitativo – monetario .
E’ anche il documento stesso che contiene il risultato ottenuto con il processo conoscitivo del capitale . E’ in oltre una rilevazione extracontabile obbligatoria ai sensi dell’ art. 2217 del Codice Civile .
Il processo di inventario si divide in 5 fasi :
1) Ricerca
2) Descrizione
3) Classificazione
4) Valutazioneà analisi quantitativo – monetaria
5) Rappresentazioneà redazione del documento di inventario
Esistono vari tipi di inventario in base alla loro funzione o in base ai criteri di valutazione :
Ü Inventario ordinario à redatto annualmente in osservanza dell’ art. 2217 e per esigenze amministrative .
Ü Inventario straordinario à redatto , ad esempio , in occasione di fusioni , liquidazioni , cessioni o trasformazioni aziendali , ovvero occasioni eccezionali , non comuni .
Ü Inventario totale à riguarda tutti gli ambiti e tutto il capitale aziendale .
Ü Inventario parziale à riguarda solo una parte del capitale (es. magazzino) .
Ü Inventario effettivo à riguarda i fattori produttivi e tutti quelli che determinano il capitale effettivamente verificati e valutati in modo tangibile .
Ü Inventario contabile dedotto dalle scritture à scaturisce dall’interpretazione delle scritture contabili .
Ü Inventario sintetico à si tende a schematizzare e sintetizzare la redazione del documento per mettere in evidenza solo le parti principali e facilitarne l’interpretazione .
Ü Inventario analitico à si rappresentano chiaramente nel documento tutte le voci del capitale per aumentare il livello di dettaglio e la profondità dell’indagine .
Ü Inventario a quantità à ci si limita ad indicare la quantità , ad esempio dei fattori produttivi , senza specificare alcun valore , apportando solo una descrizione sulle quantità (es. inventari di magazzino) .
Ü Inventario a valori à fornisce i valori esatti dei componenti del capitale .
Criteri di Valutazione
Nell’inventario ordinario i criteri adottati sono criteri di funzionamento , prudenziali , ispirati prevalentemente al costo storico .
Negli inventari straordinari i criteri cambiano , ad esempio negli inventari di liquidazione (cessazione di tutte le attività) le valutazioni si ispirano prevalentemente al criterio del presunto realizzo e della presunta estinzione delle passività ; negli inventari di cessione invece si valuta il valore economico attuale del capitale .
Concentriamoci sugli inventari ordinari ai sensi dell’articolo 2217 del Codice Civile , obbligo di legge alla fine di ogni periodo amministrativo .
In un’azienda che funziona , e che deve continuare a funzionare , la valutazione comporta stime e congetture , conferendo a tale attività (quella dell’inventario) un carattere di soggettività ed arbitrarietà , conferito dalla stima dei redattori del documento di inventario . I funzionari addetti alla compilazione dell’inventario devono attenersi alle regole dettate da due fonti fondamentali :
F Codice Civile à articoli 2214 e successivi ed articoli 2423 e successivi
F Prassi contabile à la cui più autorevole espressione in Italia è l’Organismo Italiano di Contabilità (O.I.C.) , che porta criteri di stima più precisi .
Principi base della costituzione della sintesi di bilancio sono :
Postulati
Principi di redazione
Logica di Funzionament (4)
Criteri specifici
Chiarezza (1)
Correttezza (3)
Competenza Economica (5)
Verità (2)
Clausole generali
Costo come criterio base (7)sealutazione
Prudenza (6)
1. (Chiarezza) Un bilancio chiaro è trasparente . l’informazione deve essere verificabile per chi è esterno all’azienda , ma ha comunque interesse alla vita aziendale . La chiarezza è migliorata esponendo le informazioni più rilevanti ed al posto giusto , ovvero quello regolamentato per legge .
2. (Verità) Il bilancio deve essere vero . La verità presuppone la razionalità e la credibilità del processo di valutazione .
3. (Correttezza) La correttezza deve essere soddisfatta sotto il profilo tecnico , nel rispetto delle regole contabili e di esattezza numerica , e comportamentale , cioè in rispetto delle norme del Codice Civile e della prassi .
4. (Logica di Funzionamento) La vita di un’azienda è scandita da tre momenti fondamentali : nascita , funzionamento , liquidazione . Ispirandoci alla logica del funzionamento , si presuppone nei criteri la continuazione dell’attività aziendale .
5. (Competenza Economica) Dato lo sfasamento temporale esistente tra le manifestazioni monetarie ed economiche , alla fine del periodo amministrativo è necessario definire la competenza economica dei valori . Gli strumenti sono la teoria Funzionale e la teoria della Correlatività .
6. (Prudenza) La determinazione del reddito e del capitale ha una forte componente di soggettività e di incertezza . Ne deriva l’esigenza di effettuare le valutazioni con prudenza , cioè considerare le perdite presunte , ossia i costi di possibile futura manifestazione , ed escludere gli utili sperati , ossia proventi non ancora realizzati , anche se probabili .
7. (Costo come Criterio base delle Valutazioni ) Il costo rappresenta un criterio semplice ed oggettivo , in quanto desumibile dalle fatture ; esso va comunque costantemente riesaminato ed aggiornato alla luce della diminuita funzionalità dei beni ai quali si riferisce , procedendo alle opportune svalutazioni .